Continuiamo a parlare del significato dei colori in generale e in particolare nella moda. Oggi parliamo del giallo, colore molto bello e considerato da molti, soprattutto da molte, difficile.
Il giallo è un colore che appartiene allo spettro del visibile e nella ruota dei colori è un colore primario. Classificato come “colore caldo” ha una lunghezza d’onda tra 565 e 590 nanometri.
È uno dei tre colori primari sottrattivi, insieme al ciano ed al magenta. Il suo colore complementare è il viola.
È un colore ambiguo, gli vengono associati significati contrastanti, e sembra proprio che il mondo si divida in chi lo ama e chi lo odia.
Viene usato spesso nell’arte per evocare il concetto di mutamento storico, sociale, antropologico, fu utilizzato con questo significato sin dai tempi di Giotto.
Significato nella storia e nel resto del mondo
Il giallo, sotto forma di pigmento giallo ocra fatto di argilla, è stato uno dei primi colori usati nell’arte rupestre preistorica. La grotta di Lascaux ha l’immagine di un cavallo di colore giallo con una stima di 17.300 anni.
Nell’antichità il giallo era un colore molto apprezzato. Gli antichi greci e romani lo usavano negli affreschi parietali, ricavandolo dall’ocra. Gli antichi romani lo indossavano negli indumenti per cerimonie e matrimoni.
Anche in Asia e in Sud America il giallo è sempre stato considerato positivamente. In Occidente però, a partire dal Medioevo, venne associato all’inganno e al tradimento. Persino nei manuali per fabbricare i colori si dedicavano solo poche righe al giallo e solo a fondo libro e i pittori del XVI e XVII secolo lo usavano pochissimo.
Venivano distinti l’oro -ritenuto un colore spendente, brillante e luminoso che rappresentava il sole, la luce, il calore e, per estensione, la vita, l’energia, la gioia, la potenza- ed il giallo -considerato più spento, opaco e triste.
Nell’iconografia medievale e nei romanzi i personaggi spregevoli si rappresentano in giallo e a partire dal XII secolo Giuda si raffigurò con vesti gialle. Una bella etichetta!
Il giallo sia in tintura che in pittura si ricavava perlopiù dai vegetali e dai solfuri (questi ultimi contengono lo zolfo che può talvolta provocare turbe mentali e per questo motivo veniva considerato un colore diabolico) ottenendo tinte resistenti. Da circa la metà del Medioevo per il giallo aumentarono le associazioni negative e venne perfino usato per indicare gli esclusi e i condannati, come gli ebrei, e ciò si mantenne anche con la riforma protestante.
A partire dal XIII secolo i concili imposero agli ebrei di portare un simbolo di riconoscimento: perlopiù a forma di stella gialla o rossa che evocava l’Oriente, usanza ripresa poi dai nazisti negli anni ’30 del ‘900 che obbligava gli ebrei a portare una stella gialla che spiccava sugli indumenti.
Successivamente la simbologia cominciò a cambiare anche grazie all’elaborazione nel XVIII secolo della teoria dei colori in cui il giallo era un colore primario. In pittura la svalutazione del giallo, che durò fino agli impressionisti, si andò perdendo e questo colore cominciò ad acquisire un valore positivo. Ad esempio in Francia il vincitore del Tour de France indossa una maglia gialla. Gradualmente la simbologia del giallo è stata rivalutata ed il forte contrasto che c’era con l’oro si è attenuato.
I significati del colore giallo
Il colore giallo è un simbolo di luce. Guardare il Sole infatti ispira forza, stimola la volontà, ci mette di buonumore e ci fa sentire più attivi ed energici. E il colore giallo rappresenta proprio queste caratteristiche: simboleggia la luce e la creatività, la voglia di agire, di trasformare in materia un pensiero.
Il giallo ci porta quindi ad agire, ci induce ad essere più concreti e trasmette positività.
Da un punto di vista fisico, il giallo regola il battito cardiaco e stimola un corretto funzionamento della pressione arteriosa. Il suo influsso arriva all’apparato digerente, stimolando la sua funzione, richiama l’organo epatico, la milza e lo stomaco.
Per chi soffre di disturbi digestivi è anche il colore giusto da portare in tavola.
È il colore dell’innovazione. Addirittura è l’ideale all’interno di ambienti lavorativi perché stimola la creatività e allo stesso tempo spinge all’azione. Porta allo sviluppo costante di nuove idee e al cambio di pensiero in modo frequente e continuo. Il giallo rappresenta chi pensa ed elabora molto in relazione al futuro, riempiendosi di aspettative.
Porta la persona a volersi sentire al centro, un po’ come fosse un Sole, al centro delle attenzioni e soffre se percepisce un sentore di solitudine.
Significa inoltre saggezza, ricchezza, attenzione, allegria, gioia, spensieratezza.
Note di carattere
Chi ama il colore giallo è un innovatore, un creativo, un visionario con uno spirito d’immaginazione molto alto.
Colui che predilige questo colore è estroverso e non ha paura del cambiamento e delle novità ma anzi ne è positivamente attratto; inoltre è solitamente dotato di una fervente immaginazione .
Infatti facilita sia l’estroversione che la capacità di concentrazione. Chi è attratto dal colore giallo manifesta una vitalità in maniera alternata con picchi più o meno alti.
Chi rifugge dal colore giallo si sente spesso deluso nelle sue aspettative e poco stimato dalle persone che fanno parte della sua cerchia di conoscenze. Cade spesso nella trappola della poca fiducia nei suoi mezzi anche se questa lacuna può essere colmata anche solo accumulando di nuovo energia perduta.
Infine indossare spesso il giallo richiamerebbe il desiderio di aprirsi al mondo, di mostrarsi pronti ad uno squarcio di luce sul proprio mondo interiore.
Al tempo stesso, preferire improvvisamente ed inaspettatamente un abbigliamento luminoso in giallo potrebbe esprimere una transizione verso una nuova fase di vita, il superamento di un periodo di sofferenza, di dolore e di chiusura.
E nella moda?
È un colore indossabile in tutte le stagioni, ci mancherebbe, anche se primavera ed estate sono le stagioni in cui lo si sente meglio addosso. Si abbina bene con l’arancio, il marrone e il cuoio. Tutte le sfumature, facendo attenzione ai toni caldi o freddi. In questo modo si ottiene un ton sur ton. Sempre con questo concetto si sposa molto bene con oro e bronzo, beige, sabbia, corda e tutti i toni neutri. Anche con il verde salvia.
Bellissimo l’accostamento con il bianco, molto chic ed estivo, e per gli arditi molto bene con il blu e con il viola, il suo complementare. Attenzione all’abbinamento con il nero, l’effetto ape Maya è dietro l’angolo, ma declinato con un bella fantasia in bianco, nero e giallo cambia completamente.
Bellissimo con il denim o in pizzo sangallo, fa risaltare la pelle abbronzata e mediterranea. Bellissimo anche con il fuxia. Se però non ve la sentite di mettere una camicetta o un vestito giallo, potete tranquillamente iniziare dagli accessori. Borse e scarpe, magari con il tacco o la zeppa in sughero. E quando avete preso confidenza, sbizzarrirvi.
A me personalmente piace abbinato al blu, mi piacciono i contrasti forti e che non passano inosservati, ma capisco che non tutti si sentono a proprio agio con questi accostamenti. Mi piace anche nella sua versione fluo, secondo me diventa molto moderno.
Bene, siamo giunti alla fine, è il momento di tirare fuori dall’armadio quel capo che era lì da tempo ma che non avete ancora trovato il coraggio di indossare, anche se lo amate molto. Provatelo, fateci amicizia!