Torniamo a bomba su un tema che mi piace molto, la moda nei deceni del secolo scorso. E proseguiamo il nostro viaggio all’indietro, dopo gli anni ’80 passiamo agli anni ’70.
Ok, io non c’ero. Ma ho studiato, e ora parliamo dello stile e dei caratteri distintivi di quel decennio e sono certa che nell’armadio di qualche mamma o nonna troverete qualche pezzo di quegli anni. Soprattutto se avete una madre come la mia CHE NON BUTTA VIA MAI NIENTE.
Ma andiamo con ordine.

Minigonna.
Iniziamo col botto: capo iconico, simbolo anche di emancipazione femminile, ha letteralmente spopolato negli anni ’70 ma il suo successo arriva fino a noi oggi. Nacque nel 1963 per opera della stilista britannica Mary Quant, che fu ispirata dall’automobile Mini. Il vero boom di queso capo, però, esplose nel 1973, quando alla Mini vennero affiancati gli short hot pant, con lo stesso concetto della minigonna ma che garantivano maggiore libertà di movimento.
Foto: altaroma.it

Pantaloni.
All’inizio degli anni 70, le donne indossavano i pantaloni a vita alta e con la gamba a campana per creare una figura allungata e sottile. E sotto delle scarpe con degli enormi platform. Già alla fine di questi anni, però, la tendenza che più si impose fu l’uso dei pantaloni stretti e delle stoffe satinate, segnando l’inizio di uno stile punk che cominciò nell’epoca seguente. Però entrano di gran moda anche le shalopette di jeans.
Foto: pinterest

T-shirt.
Ritorna dirompente la maglietta bianca. Non viene più considerata un capo intimo, diventa capo esterno e diventa veicolo di messaggi e scritte. Messaggi per lo più politici e di protesta. È anche il periodo dei gruppi musicali come i Ramones o i Sex Pistols e le loro canzoni assomigliano in tutto a gridi di battaglia. Sono anche gli anni in cui Vivienne Westwood ha iniziato a muovere i primi passi nella moda, fondando il suo negozio a Londra. Il punk sta arrivando!
Foto: Radio Capital

Stampe geometriche e tinte forti.
I tessuti di questi anni sono caratterizzati da stampe geometriche e colori forti ad alto contrasto. Sono disegni appariscenti, geometrici e multicolor. I fiori erano enormi oppure piccoli piccoli, cerchi, linee intrecciate deformate e colore colore, tantissimo colore. Queste stampe venivano utilizzate su tutto: gonne, camice, i miniabiti, vestiti, pantaloni, foulard… Nella prima metà del decennio le forme erano più linee curve. Nella seconda metà del decennio cominciarono a diventare invece disegni geometrici con stampe con rettangoli, quadrati, greche, losanghe e linee diagonali. i tessuti erano molto spesso sintetici, era il periodo di massimo splendore per il poliestere, andava tantisimo perchè era colorato, sembrava seta almeno da lontano e costava poco.
Foto: cosmopolitan.it

Bigiotteria.
In questi anni si portavano molto le collane lunghissime, bracciali, anelli e orecchini fatti in metallo a tanti fili che erano impreziositi dalla presenza di perline, ciondolini o fiorellini i plastica o metallo.
La bigiotteria si divideva in tre grandi categorie.
- Fiori: nella prima parte del decennio, sull’onda del flower power degli anni ’60.
- Linee geometriche
- Stile indiano
Foto: cliomakeup.it

Occhiali.
Che fossero occhiali da sole o da vista gli occhiali anni ’70 erano i fanali. Erano occhiali grandi che andavano ben oltre il viso, con montature spesse, evidenti e talvolta colorate. Nella seconda parte del decennio diventano più affusolati e sottili.
Foto: elle.com

Trucco e parrucco.
Per quanto riguarda i capelli erano di tendenza i ricci spettinati e l’afro, ma anche i tagli con frangetta o a più strati, scalatissimi. E corti, soprattutto per le donne. E ancora i capelli lunghi con la riga in mezzo. Il look nel trucco cambiava a toni di labbra più intensi, ciglia lunghe e ombretti che cercavano di ricreare la profondità dello sguardo.
Foto: mondomoda.it

Scarpe.
Le scarpe di moda negli anni ’70 erano abbastanza comode. Indossatissimo era lo zoccolo ma nel corso degli anni il tacco prese una forma cubica e divenne più alto. Successivamente vennero introdotti i tacchi tamburati. Erano molto diffusi anche gli stivali, prima con modelli stringati e alti da indossare con le mini gonne. Poi gli stivali subirono le stesse trasformazioni delle scarpe e assunsero anche forme molto particolari. Quasi scultoree.
Infine arrivarono i platform e le zeppe. Pensate ad Elton John e ai Cugini di Campagna.
Foto: larepubblica.it
In ogni caso, comunque, gli anni ’70 si caratterizzano proprio perchè non esistevano regole nella moda, da lì la sua gran diversità da uno stile hippy agli inizi, passando per l’uso di capi etnici, bluse orientali, tuniche, giubbotti, vestiti senza maniche, accessori con paillettes, e persino costumi da bagno all’uncinetto. Ma anche moda elegantissima e curata, capi spalla e maglieria fine.
Insomma, nulla era lasciato al caso, anche il finto trascurato era in realtà curato nei dettagli. Qualunque stile si prediligesse, era comunque studiato. E la moda serviva per comunicare qualcosa, stati d’animo, proteste, sentimenti, orientamenti politici, gruppi di appartenenza…
Siamo giunti alla fine, siete ancora con me? Per i sopravvissuti, ci vediamo al prossimo anrticolo, a presto!